Scopri i 3 superpoteri del conto economico e come applicarlo al tuo albergo calcolando le KPI che porteranno la tua attività al successo.

In questa guida vogliamo mostrarti come si valuta l’andamento delle aree di business che generano profitti nel tuo albergo. La prima cosa da fare è strutturare correttamente il conto economico del tuo albergo. Vogliamo quindi presentarti un esempio di conto economico e un esempio di budget per albergo.

La gestione dell’hotel non riguarda solo riempire le camere o pensare ad una strategia di promozione efficace. La parte di management, che comprende il monitoraggio e il controllo di entrate e costi all’interno del budget dell’albergo, sono aree che richiedono la tua massima attenzione e preparazione, specialmente per poter ottimizzare e aumentare i tuoi guadagni.

Che cos’è il conto economico di un hotel?

È l’analisi delle entrate, dei costi e delle prestazioni del tuo hotel. Ti aiuta a capire quanto margine di profitto stai creando, pertanto, è uno strumento fondamentale per ogni albergatore. 

In genere, il conto economico viene effettuato su base trimestrale e annuale. Sebbene la frequenza sia a tua discrezione, ti consigliamo di rivederlo almeno tre volte l’anno.

I 3 super poteri del conto economico

  • Evidenzia i flussi di capitale

Ecco perché è importante realizzare il conto economico di frequente, poiché evidenzia da dove provengono i tuoi profitti e dove stanno andando le tue spese.

  • Ti fa capire l’andamento di ogni settore 

Il conto economico fornisce un attento esame delle prestazioni di ogni dipartimento del tuo hotel. Ti consente, quindi, di analizzare queste prestazioni rispetto ai budget complessivi e dipartimentali per settimana, mese, trimestre o anno.

Ti fornisce approfondimenti per identificare punti deboli e punti di forza della performance finanziaria. Potrai quindi agire per apportare miglioramenti, riducendo costi o ottimizzando i ricavi.

  • Ti aiuta a prendere le decisioni migliori

Il conto economico è la reale fotografia dei risultati ottenuti della tua impresa a consuntivo, un primo passo che deve portarti ad un vero e proprio processo di controllo di gestione più dettagliato e puntuale, per mettere in relazione incidenze e risultati ottenuti in ottica di migliorare le performance della tua struttura e di ottimizzare al massimo la gestione.

Il conto economico è ovviamente fortemente legato allo stato patrimoniale e al rendiconto finanziario.

Se il conto economico ci racconta quanta ricchezza hai ottenuto e come l’hai creata, lo stato patrimoniale ti fornisce il valore dei beni e dei capitali, mentre il rendiconto finanziario è un documento di bilancio che ti mostra in che modo la tua azienda ha generato, impiegato e raccolto liquidità in un determinato periodo.

Il conto economico alimenta sia lo stato patrimoniale che il rendiconto finanziario, pertanto per ottenere buoni dati e solide KPI su cui fondare le tue decisioni è necessario strutturare il conto economico in maniera corretta e accurata.

Più il tuo conto economico sarà dettagliato, più ne guadagnerà la tua comprensione dell’operatività e delle prestazioni complessive dell’hotel.

Esempio conto economico albergo

Il conto economico di un hotel deve includere tutti i seguenti elementi:

  1. Entrate (o ricavi)
  2. Costi (o spese)
  3. Profitto (o guadagni)

Entrate o ricavi

Questa sezione deve essere suddivisa in singole fonti di ricavo. Infatti, nel caso di un albergo, avrai sicuramente il fatturato generato dalla vendita delle camere, i ricavi provenienti dall’area F&B che potrà essere ulteriormente divisa in ristorante, colazione, bar, servizio in camera, e, se applicabile, eventi e meeting, attività e servizi extra, Spa o centro benessere, eventuali entrate da uno shop interno.

Costi o spese

Nella gestione di un’attività ricettiva e quindi nello sviluppo corretto del conto economico, è molto importante conoscere e avere sotto controllo i costi, in quanto è su essi che spesso si poggia il vantaggio competitivo dell’azienda rispetto ai competitor.

Perché i costi sono importanti?

La corretta individuazione dei costi ti permette innanzitutto di tenerli sotto controllo, ma anche di:

  • Tagliare gli sprechi e risparmiare denaro;
  • Migliorare il rapporto qualità/prezzo della tua offerta;
  • Definire una politica tariffaria adeguata, in particolare il “bottom rate”;
  • Migliorare la competitività sul mercato.

Quali costi dovrai inserire nel conto economico?

  1. Spese operative
    Questi sono i costi operativi per fornire i servizi di ogni centro di ricavo, ad esempio: ristorante, bar, banchetti, front office, pulizie, pulizia, ecc.
  2. Spese generali
    Come amministrazione, personale e costi relativi alla proprietà.
  3. Costi fissi
    Questi costi rimangono costanti nel tempo. Includono le tasse sulla proprietà, i costi relativi alla proprietà come il noleggio di edifici e/o attrezzature, l’ammortamento, l’assicurazione e gli interessi da pagare su prestiti o debiti, come prestiti, leasing e assicurazioni.
  4. Interessi, imposte, ammortamenti

Le tipologie di costi

Per poter redigere un conto economico davvero efficace occorre avere ben chiara la differenza tra le diverse tipologie di costi. Facciamo due macro-distinzioni, in base alla dipendenza dal volume di attività (costi fissi o variabili) e al livello di attribuzione alla singola unità di prodotto (costi diretti o indiretti).

Costi Fissi e variabili

costi fissi sono costi che prescindono dal tasso di occupazione. La maggiore o minore presenza di ospiti non cambia quindi l’ammontare di queste spese, che devono essere sostenute sempre.

Nella categoria dei costi fissi rientrano:

  • Costi per godimento di beni terzi (es. canoni di locazione)
  • Costi per il personale (es. stipendi e salari, oneri sociali, TFR)
  • Ammortamento di immobilizzazioni materiali (es. terreni, fabbricati, impianti e attrezzature)
  • Ammortamento di immobilizzazioni immateriali (es. ricerca e sviluppo, marchi e brevetti, pubblicità)
  • Imposte ed oneri di gestione (es. manutenzione e riparazione di macchinari, premi assicurativi, imposta di registro).

costi variabili di una struttura ricettiva sono quelli direttamente legati al volume di vendita, generati cioè dalla presenza di clienti. In questa categoria rientrano:

  • Costi per materie prime (es. cibi e bevande per il buffet breakfast)
  • Costi di biancheria e lavanderia
  • Utenze (es. energia elettrica, acqua, telefono)
  • Commissioni e servizi commerciali (es. costi di pubblicità, commissioni legate al pagamento con PoS o riconosciute alle agenzie di viaggio)
  • Costi di amministrazione (es. materiale di cancelleria, segreteria, elaborazione dati)

Costi diretti e costi indiretti

In sede di ripartizione tra i vari centri di costo dell’hotel (camere, ristorante, bar, sale meeting, spa, ecc.), i costi possono essere anche distinti tra:

  • Costi diretti: spese direttamente imputabili alla camera (linea di cortesia, utenze, lavanderia, pulizia, ecc.);
  • Costi indiretti: costi non direttamente attribuiti alla singola stanza (ammortamenti, attrezzature, segreteria, cancelleria, ecc.).

Per stabilire correttamente il prezzo al quale vendere le camere, esso dovrà comprendere tutti i costi diretti. I costi indiretti invece dovranno essere suddivisi tra le diverse aree della struttura secondo opportuni coefficienti di ripartizione, che andremo a presentare nei prossimi articoli. 

Come si può intervenire sui costi in hotel?

I costi sui quali è più facile intervenire rispetto al conto economico della tua attività sono quelli variabili, in quanto dipendono dai prodotti e dai servizi che vengono offerti ai clienti, dal buffet predisposto per la prima colazione ai detersivi utilizzati per la pulizia delle camere. Di norma, qualità dell’accoglienza e costi da sostenere vanno a braccetto, ma un buon hotel manager deve saper analizzare i dettagli ed individuare le aree di miglioramento e di riduzione dell’over pouring.

Infine, un’adeguata ottimizzazione dei costi fissi – sebbene molto complessa – permette di limitare le spese senza intaccare la qualità dei servizi resi alla propria clientela. Dunque, “fisso” non è sinonimo di intoccabile, è anche su questi costi che si gioca la massimizzazione dei ricavi.

Profitti o guadagni

È la differenza tra costi e ricavi. È anche noto come reddito netto, profitto o guadagno.

KPI del conto economico di un hotel

Per il caso specifico degli hotel, le KPI più importanti da considerare nel tuo conto economicosono il MOL (margine operativo lordo) e risultato operativo.

Calcolare il tuo MOL (margine operativo lordo)

Il margine operativo lordo MOL (che coincide con l’EBITDA) evidenzia il reddito del tuo hotel solo sulla sua gestione operativa, senza considerare gli interessi, le imposte, il deprezzamento di beni e gli ammortamenti.

Può essere calcolato in entrambi questi modi:

  • Sommando utile lordo + ammortamenti + accantonamenti + svalutazioni – plusvalenze + minusvalenze + oneri finanziari – proventi finanziari + costi non caratteristici – ricavi non caratteristici
  • Sommando algebricamente valore della produzione (ricavi + variazione rimanenze) – costi per materie prime – costi per servizi – costi per il personale (incluso accantonamento TFR) – altri costi di struttura.

Calcolare il tuo risultato operativo

Aiuta a identificare quanto le entrate si trasformano in utile. Viene quindi utilizzato per calcolare il rendimento del capitale impiegato.

Si calcola in questo modo:

Risultato operativo = Reddito lordo – Spese operative – Ammortamenti.

Qualsiasi attività di gestione alberghiera che desideri ottenere risultati finanziari sani, dovrebbe investire una buona quantità di tempo per costruire un conto economico ben strutturato e rivederlo periodicamente.

È un passo fondamentale per il tuo successo! Se hai dubbi su come farlo, potresti valutare di chiedere il supporto di professionisti con esperienza pluriennale sul campo in termini di consulenza alberghiera.


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